Volley Bergamo 1991 e l’Aprica siglano un accordo di partnership. E’ stato ratificato nei giorni scorsi il contratto che legherà il Volley Bergamo 1991 e la località turistica della Valtellina fino alla fine della stagione sportiva 2021/2022 con un’opzione anche per quella successiva.

 

Aprica è una località turistica posta a 1191 metri sul livello del mare, a cavallo tra la provincia di Sondrio e quella di Brescia, raggiungibile facilmente da tutta la Lombardia. Offre ai sui ospiti grandi attrattive sia d’inverno, con oltre 50 chilometri di piste per sci alpino e snowboard, sia d’estate con un’ottima offerta di escursioni in montagna e un ampio ventaglio di sport outdoor. 

 

Un accordo importante per la località turistica valtellinese che ha deciso da qualche anno di promuovere la sua immagine attraverso lo sport e che ha trovato nel Volley Bergamo 1991 un partner ideale per veicolare il nome di Aprica tra tutti gli appassionati della pallavolo femminile (sport più praticato in Italia tra le ladies) e, in particolare, tra i numerosi fan della società bergamasca.

 

Tante le forme di collaborazione tra le parti. Aprica sarà uno degli sponsor ufficiali del Volley Bergamo 1991 e potrà promuoversi, con campagne mirate, al PalaSport di Bergamo o sui canali della società orobica. Volley Bergamo 1991 si impegna a indicare e promuovere Aprica come località partner a tutte le società sportive consorziate che, in attesa del progetto Camp Estivi Volley Bergamo nel 2023, vorranno organizzare in autonomia i loro camp estivi nel 2022. Inoltre la società bergamasca collaborerà con Aprica nell’organizzazione di un evento, un torneo che si terrà in un weekend tra il mese di giugno e luglio 2022, invitando le società satelliti o amiche.

 

“Siamo felici di annunciare l’arrivo di un nuovo compagno di viaggio: Aprica, località di montagna, meta turistica e punto di riferimento per numerose discipline sportive, è Sponsor Ufficiale del Volley Bergamo 1991 – spiega Andrea Veneziani, Amministratore Unico di Volley Bergamo 1991L’ accordo è stato rallentato dalle tante problematiche causate dalla pandemia, ma la volontà di stringere la collaborazione è stata ancora più forte delle difficoltà.

 

Siamo fermamente convinti di condividere la stessa visione, quella secondo cui lo sport è divertimento, passione e tradizione. Per questo motivo uniamo le nostre competenze, che speriamo possano sviluppare un progetto congiunto per dare spazio e visibilità al volley e al territorio.

 

La partnership arricchirà il nostro pool sponsor e ci aiuterà a trarre vantaggi e idee dall’ampia esperienza di una località che da sempre unisce turismo e sport”.

 

“Siamo onorati di aver chiuso questo accordo di collaborazione con una società prestigiosa come Volley Bergamo 1991 – dice il sindaco di Aprica, Dario Corvi Questa è per Aprica una grande opportunità per farsi conoscere e per veicolare al meglio l’immagine della località e le sue eccellenze. Da qualche anno abbiamo deciso di puntare con decisione sul binomio tra sport e turismo e l’accordo con Volley Bergamo 1991 va in questa direzione. La scelta della società bergamasca non è casuale ma è stata ben ponderata ed è anche il frutto della voglia di incrementare, attraverso lo sport, il flusso turistico, in estate e in inverno, nel territorio di Aprica. Crediamo molto in questo progetto per il quale abbiamo avuto l’appoggio concreto della Sita, la società che gestisce gli impianti di Aprica, che ha siglato l’accordo con Volley Bergamo 1991 in collaborazione anche con Skipass di Aprica e Corteno”.

 

Felice della collaborazione anche Alliana Bozzi, Responsabile Marketing delle società degli impianti di risalita di Aprica: “Siamo felici della collaborazione con Volley Bergamo 1991, noi promuoviamo lo sci in primis e tutte le discipline sportive in generale perché siamo fermamente convinti che lo sport possa essere utile alla crescita dei giovani. Il bacino di Bergamo è importante per noi, siamo contenti di incominciare questa partnership”.

 

La neodiciottenne Luna Cicola si racconta…

 

Come ti senti a essere la giocatrice più giovane della squadra?
“Essere la più giovane della squadra non è così negativo come si può pensare. Devo dire che mi trattano tutte come se fossi la loro sorellina più piccola”

 

Come gestisci l’equilibro tra scuola, sport e vita personale?
“È abbastanza complicato far coincidere tutto. Ovviamente la pallavolo e la scuola sono le più importanti, ma non mi faccio mancare le esperienze legate alla mia adolescenza”

 

Cosa c’è nella tua “bucket list”?
“Il desiderio di giocare da titolare in serie A, visitare New York nel periodo natalizio, partecipare a tornei internazionali e vincere un premio importante”

 

Tuo padre era un pallavolista. La sua professione ha influenzato la tua scelta di avvicinarti alla pallavolo?
“Diciamo che mi ha influenzato in modo involontario. Essendo stata fin da piccola cresciuta all’interno di un palazzetto, credo sia normale che mi sia venuta questa irrefrenabile voglia di seguire il suo percorso”

 

Sei nata a Lamezia Terme, ma ora vivi a Bergamo. Preferisci mare o città?
“Mi sono sempre considerata una persona “di mare”, ma negli ultimi tempi sono diventata sempre più “di città”. Però per le vacanze preferisco il mare”

 

C’è un film che descrive la tua vita?
“Nella mia piccola vita mi sono accadute talmente tante cose che che si potrebbe girare un film su di me…”

 

Con il calendario 2022 abbiamo scoperto che, quando eri piccola, avresti voluto fare la stilista. Ti interessa ancora il mondo della moda?
“Il mondo della moda mi piace tantissimo, infatti uno dei film che guarderei mille volte è “Sex and The City”, dove ci sono vestiti e scarpe favolosi. Ho poco tempo per curare l’abbigliamento, però mi impegno soprattutto quando mi devo vestire per andare a scuola oppure per uscire con gli amici”

 

Qual è la sfida più grande di una schiacciatrice?
“Diventare imprevedibile. Se l’avversario non riesce a capire quello che stai per fare nonostante ti abbiano studiato e ti abbiano visto giocare, secondo me hai la qualità migliore”

 

Come riesci a equilibrare la strategia con l’istinto mentre stai giocando?
“Uso molto l’istinto e penso sia una delle caratteristiche che mi distinguono sia nella pallavolo che nella vita di tutti i giorni. Ovviamente non basta, bisogna conciliarlo con la strategia rimanendo sempre lucidi”

 

Hai giocato nei Campionati Europei Under 18 di beach volley. Cosa ti piace di questo sport?
“Le differenze sono molte: per esempio il pallonetto nel beach volley è fallo, l’area di gioco è più piccola di un metro per lato, non si può ricevere in palleggio… Mi piace perché mi dà un senso di libertà, in spiaggia, con il vento, il mare e il sole…”

Volley Bergamo 1991 torna in palestra e cresce. Non solo per la ripresa degli allenamenti dopo lo stop causato dalla positivtà al covid-19 di alcuni componenti del gruppo squadra, ma anche perché, dopo quello della schiacciatrice Mackenzie May, c’è un nuovo arrivo in rossoblù. Da Conegliano, si trasferisce a Bergamo la centrale Božana Butigan, fresca vincitrice della Coppa Italia, lo scorso 6 gennaio.

 

Tre volte campione di Croazia, dove ha vinto anche tre coppe nazionali, in Italia ha conquistato uno Scudetto, una Champions League, due Supercoppa Italiana e due Coppa Italia, l’ultima solo pochi giorni fa a Roma nella finale che ha messo di fronte Conegliano e Novara.

 

Nata a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, il 19 agosto del 2000, alta 192 centimetri, la centrale croata, medaglia d’argento al Mondiale per Club disputato a dicembre, si è trasferita all’Imoco Conegliano nel 2020 dal HAOK Mladost con cui ha esordito nella Superliga croata nella stagione 2016-17.

 

Un’atleta giovane ma di sicura esperienza, anche internazionale e con una buona abitudine alla vittoria: con la Nazionale croata ha esordito nel 2017 e nel 2018 ha vinto la medaglia d’oro ai XVIII Giochi del Mediterraneo, nel 2019 e nel 2021  l’argento all’European Golden League.

 

“Sono pronta a mettermi in gioco e a dare tutta me stessa in questa nuova avventura. Arrivo a Bergamo per mettere a frutto tutto ciò che ho imparato a Conegliano e per dare alla mia nuova squadra tutto quello che posso. Arrivo in corsa, dovrò ambientarmi in fretta, ma spero di poter scendere in campo subito, perché ho voglia di sentirmi parte del gruppo e fare la mia parte”.

 

Božana sarà a Bergamo e si aggregherà alla squadra già nel pomeriggio di martedì 11 gennaio. Pronta a indossare la maglia numero 4 di Volley Bergamo 1991.  

 

foto lvf 

Volley Bergamo 1991 ha un nuovo punto di forza in attacco: si tratta di MacKenzie Caitlin May.

Sbarcata in Italia nella tarda serata di lunedì 3 gennaio, si aggregherà alla nuove compagne non appena avrà sostenuto le visite mediche e i controlli sanitari necessari per iniziare le sedute di allenamento in palestra.

 

 

Nata e cresciuta a Dubuque in Iowa (USA) il 12 gennaio 1999, alta 1 metro e 90 centimetri, può ricoprire tutti i ruoli d’attacco, sia in posto 2 che in posto 4. Indosserà la maglia numero 13.

“Sono stata un UCLA Bruin negli ultimi 5 anni e ora sono davvero entusiasta di ricominciare da capo e iniziare la mia carriera professionale a Bergamo!”

 

Dalla UCLA University all’Italia, May inizia una nuova tappa del suo percorso: Gioco a pallavolo da tutta la vita, perché sono cresciuta guardando giocare mia sorella. Avevo 8 anni quando mi sono aggregata alla mia prima squadra, una under 13, e mi facevano fare il libero perché ero la più piccola”.

 

A Bergamo trova ad attenderla Khalia Lanier: “Abbiamo giocato insieme nella Nazionale giovanile USA durante un torneo NORCECA in Costa Rica. E poi siamo state “rivali” per tre anni. E’ stato bello essere avversarie, sarà ancora più bello essere compagne e giocare con la stessa maglia”.

 

“Mi hanno raccontato quanto è bella Bergamo, in particolare d’inverno. E mi hanno parlato della storia della pallavolo che è passata da questa città. Ora ho voglia di conoscere le compagne e i tifosi. E di farmi conoscere: sono una persona solare e giocare a pallavolo mi entusiasma. Non vedo l’ora di mettermi alla prova nel Campionato italiano”.

 

May ha conseguito la laurea in sociologia e sta conseguendo un Master in Coaching e Leadership trasformativa. Tra i riconoscimenti sportivi personali: First-Team All-American (2021), Second-Team All-American (2020,2019) e PAC-12 Player of the Year (2021, 2019). E’ quarta “Bruin” di sempre a vincere quattro premi AVCA All-Region e la seconda miglior realizzatrice in una singola partita del campionato universitario con 39 attacchi messi a segno lo scorso 3 ottobre.

Il Comitato 4.0, alla luce delle misure prese dal governo Draghi sulle misure di riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori, ribadisce la scelta che la salvaguardia della salute è il bene fondamentale nel nostro Paese. Da qui la scelta deve avere una conseguenza logica e coerente: andare verso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Sciocco e miope è chi afferma che sarebbe un diritto democratico garantire la non vaccinazione. Chi non si vaccina può farlo ma non può nuocere alla salute e alla libertà degli altri. Per gli atleti, in particolare gli atleti di alto profilo, non può essere consentita alcuna deroga.

La restrizione degli accessi ai palazzetti e agli stadi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia rischiano il tracollo perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino – questa situazione sarà aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti – e dall’altro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute con i relativi aumentati controlli sanitari.

Dal che si evidenzia, oggi, l’assurdità del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire l’inderogabilità del rifinanziamento della misura.

Vi è da fare, a questo punto, una riflessione su questi due anni che abbiamo alle spalle e che solleviamo con forza al governo.

Pallavolo, basket, calcio nella pandemia e anche ora hanno seguitato a disputare partite assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago. Mentre ciò avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attività produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attività. I club sportivi hanno pagato due volte, meno incassi, meno sponsor e, per assurdo, meno ristori perché proseguivano le attività.

Ora, basta! Siamo irritati ed arrabbiati.

Abbiamo necessità, ora e non domani, del rifinanziamento della misura relativa al credito di imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende l’intervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessità di una misura che assicuri ristori , lo diciamo senza remore perché il tracollo è vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciò si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attività sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo, se ciò non si verificasse i club rischiano il fallimento e lo Stato perderà quanto a lui dovuto e avrà meno posti di lavoro.

Infine, ma non di minore importanza, è l’assurda storia sui ristori per “i tamponi” e le spese sanitarie.

Ad oggi, nulla ancora è arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al Presidente Draghi che il governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.

Volley Bergamo 1991 saluta Stephanie Enright e comunica che dalla data di oggi si interrompe consensualmente il rapporto con la schiacciatrice portoricana.

 

Enright chiude la sua esperienza a Bergamo dopo la stagione 2020-2021 con la maglia di Volley Bergamo e l’avvio del campionato 2021-2022 con quella di Volley Bergamo 1991.

 

A Stephanie va un sincero in bocca al lupo per il proseguo della sua carriera.

Lino Giangrossi, Khalia Lanier e Giorgia Faraone in cattedra. Ospiti di Vitali spa per una Leadership e team building Experience, hanno spiegato come trasformare i limiti in punti di  forza, come fare squadra e raggiungere i propri obiettivi, utilizzando la metafora sportiva.

 

“Non mollare mai”, un tema caro al padrone di casa, Massimo Vitali, è stato oggetto della lezione tenuta dal coach che ha esordito sottolineando: “Sono qui non per insegnare. Conosco le interazioni umane e il lavoro di squadra, le strategie e le tattiche. Conosco come unire diversi individui per farli diventare squadra. E sono qui proprio per parlare di individui che diventano squadra utilizzando uno degli strumenti più importanti: le emozioni”.

 

“In fondo, squadre e aziende non funzionano in modo diverso, perché sono dominate dalle emozioni” ha continuato Giangrossi spiegando, con l’aiuto di Lanier e Faraone, che un obiettivo non è impossibile, è sfidante. E ciascuno di noi ha un obiettivo personale. Come raggiungerlo? I grandi risultati si ottengono nel momento in cui c’è un anelito. E si lavora per superare i limiti”.

 

La tematica sviluppata in oltre due ore con approfondimenti, video emozionali e esperienze scaturite dal lavoro quotidiano sul campo di gioco e negli spogliatoi, è stata d’ispirazione per l’inedito pubblico che il coach si è trovato di fronte. Un’esperienza speciale che il tecnico di Volley Bergamo 1991 è pronto a replicare per proseguire un percorso che possa essere d’ispirazione anche nel mondo del lavoro oltre che nello sport.

Un altro match casalingo, un nuovo appuntamento con il Volley Flash per scoprire qualche curiosità.

Ecco come si è raccontata Ana Paula Borgo.

 

Come hai iniziato a giocare a pallavolo?
“Ho iniziato a giocare a pallavolo quando avevo 10 anni, perché ero una bambina molto agitata e mio padre voleva che facessi qualcosa per spendere energie: ho provato il nuoto e non mi è piaciuto, così mi sono avvicinata alla pallavolo. Mi sono innamorata di questo sport e dopo 3 mesi di allenamento ho detto che sarei diventata un giocatore professionista”.

Nella scorsa stagione hai giocato in Turchia. Cosa ti ha insegnato questa esperienza?
“Era la mia prima stagione fuori dal Brasile. Ho imparato che le culture sono diverse, ho imparato a rispettare e relazionarmi con persone diverse da me. La mia visione del mondo si è aperta e da lì sono tornata molto più forte di quando sono arrivata. È stata un’esperienza straordinaria”.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Mi piace guardare film, leggere, viaggiare, visitare nuovi posti e cucinare”.

Quale piatto tipico della cucina brasiliana vorresti trovare in tutti i ristoranti in Italia?
“Il barbecue, è ciò che i brasiliani amano mangiare di più. Principalmente perché famiglie e amici si riuniscono e fanno grandi grigliate in date importanti”.

Puoi ascoltare una sola canzone prima di ogni partita: quale scegli?
“Uma nova história di Fernandinho”.

Quale successo della tua carriera pallavolistica ricordi con maggiore orgoglio?
“La medaglia d’argento alla VNL 2019 e la partecipazione alla World Cup 2015”.

La tua bisnonna era italiana: hai trovato delle somiglianze tra la cultura brasiliana e quella italiana?
“Quando mi trovo circondata da persone che parlano in italiano, penso subito alla mia famiglia. Il modo in cui vi esprimete mi ricorda i miei familiari in Brasile”.

Qual è il tuo motto nella vita e nello sport?
“Sii sempre un buon esempio, fai del tuo meglio in tutto e sii felice”.

E’ iniziata la corsa alla solidarietà: primo passo, la Christmas Night che Volley Bergamo 1991 ha organizzato per aprire le porte alle festività natalizie e per presentare il Calendario 2022 dedicato alla Fondazione CESVI.

 

“Quando sarò Grande” prende spunto dal programma “Case del Sorriso”, con il quale CESVI è in prima linea nella tutela e protezione dei bambini e degli adolescenti, in Italia e nel mondo, che non sanno rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare/essere da grande?” e vivono un presente fatto di trascuratezza materiale e affettiva.

 

Ispirati ai sogni di gioventù, gli scatti fotografici del Calendario 2022 raccontano, in 12 mesi, quali erano le aspirazioni delle stelle rossoblù prima di fare della pallavolo la loro vita. E le 12 immagini sono diventate i quadri messi all’asta nel corso della serata ospitata da Piajo Restaurant, a Nembro.

 

La raccolta fondi è arrivata a quota 13.300 euro, grazie alla complicità delle atlete, brave a coinvolgere gli ospiti e a far salire il valore delle donazioni.

 

Il più gettonato, a fine serata, è stato il quadro dedicato alla “veterinaria” Khalia Lanier, battuto a 2.500 euro, seguito da un exaequo a quota 2.000: l’ “avvocato” Sara Loda e l’ “insegnante” Giorgia Farone. 1.200 euro sono stati donati a Cesvi per un’inedita Stephanie Enright nei panni di una “agente FBI”, 1.100 per l’ “amazzone” Emma Cagnin e 1.000 per l’ “architetto” Alicia , così come per la “chef” Ana Paula Borgo. E poi via via con il “giudice” Turlà, l’ “archeologa” Di Iulio, la “stilista” Cicola, il “medico” Öhman e la “interior designer” Marie Schoelzel. Fino ad arrivare a 13.300 euro, primo tassello della raccolta fondi che proseguirà con la vendita del Calendario 2022 in occasione delle gare casalinghe di Volley Bergamo 1991 al Palazzetto dello Sport di Bergamo e presto anche on line su www.volleybergamo1991.it

 

 

 

 

Fondazione Cesvi da oltre 35 anni protegge in tutto il mondo l’infanzia e le categorie sociali più vulnerabili con le Case del Sorriso, offrendo loro opportunità di crescita e sviluppo, cure, accesso all’istruzione e alla formazione lavorativa, proteggendoli da ogni forma di violenza, abusi, sfruttamento e trascuratezza.  La Fondazione ha scelto negli ultimi anni di portare l’esperienza maturata nei Paesi del sud del mondo anche in Italia intervenendo a Bergamo, Napoli e Bari, in collaborazione con partner locali, con un programma di prevenzione e contrasto al maltrattamento infantile, e allo stesso tempo, di approfondire e studiare scientificamente il fenomeno attraverso l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia, realizzato insieme ad esperti di settore e rappresentanti delle istituzioni. A oggi il programma di Fondazione Cesvi ha raggiunto in Italia oltre 1.380 bambini e ragazzi, che hanno usufruito di spazi di ascolto e/o percorsi di promozione del loro benessere; 660 genitori, che sono stati coinvolti in percorsi di genitorialità positiva e supportati con consulenze psico-pedagogiche e 559 professionisti (operatori e insegnanti), che sono stati formati per diventare ancora più efficaci nell’affrontare e prevenire il maltrattamento e la trascuratezza. Per info: www.cesvi.org

“Quando Sarò Grande”. Dal Sogno alla Realtà. A volte anche oltre il sogno.

Per alcune delle ragazze di Volley Bergamo 1991 è andata così: i desideri e le aspettative dell’adolescenza sono andati oltre, proiettandosi sul campo da gioco. Per molti bambini in Italia e nel mondo, invece, a causa di maltrattamenti e povertà, i sogni restano chiusi in un cassetto. Ecco perché Volley Bergamo 1991 vuole provare ad aprirlo, quel cassetto. E lo fa mettendosi al fianco di Cesvi, la Fondazione bergamasca che opera in tutto il mondo per supportare le persone più vulnerabili nella promozione dei diritti umani, nel raggiungimento delle loro aspirazioni e per lo sviluppo sostenibile.

 

“Storicamente, la Pallavolo a Bergamo è sempre stata anche sinonimo di Solidarietà – sottolinea Andrea Veneziani E perché la tradizione non si interrompa, abbiamo deciso di scendere in campo con un progetto speciale dedicato ai bambini, sposando l’iniziativa di Cesvi”.

 

“Ci mettiamo al loro fianco – continua l’Amministratore di Volley Bergamo 1991 – con l’obiettivo di promuovere un progetto in cui abbiamo subito creduto. Sperando di poter essere “veicolo” di promozione e portavoce di un messaggio che aiuti i bambini a realizzare i loro progetti, li spinga a credere nel loro futuro e a lottare per ciò che desiderano”.

 

L’obiettivo della campagna solidale 2021-2022 sarà regalare un sorriso ai più piccoli, aiutarli a continuare a sognare e a credere in un futuro luminoso. È questo ciò in cui si impegna Volley Bergamo 1991. Ed è a questo che è mirata la raccolta fondi del Calendario Solidale realizzato con la partecipazione speciale delle 12 stelle rossoblù. Partendo proprio dalla campagna di Cesvi “Quando Sarò Grande”, le atlete hanno messo il proprio sogno davanti all’obiettivo fotografico per ispirare il nuovo calendario e lanciare un messaggio: moltissimi bambini e bambine, nel mondo e in Italia, non sanno rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare/essere da grande?” e vivono un presente fatto di trascuratezza materiale e affettiva, che si può però ancora cambiare se inseriti in un percorso di accompagnamento specifico.

 

 

I 12 mesi verranno svelati nel corso della Christmas Night in programma  mercoledì  1 dicembre, e racconteranno in 12 immagini un volto inaspettato per ciascuna delle ragazze rossoblù: dall’avvocato Sara Loda, alla veterinaria Khalia Lanier, fino all’archeologa Isabella Di Iulio.

12 speciali quadri tratti proprio dalle pagine del calendario verranno messi all’asta nel corso della serata che aprirà le festività natalizie: sarà il primo passo della raccolta fondi dedicata a CESVI.

Perché i bambini possano ricominciare a sognare e diventare grandi, Volley Bergamo 1991 è infatti pronto a lottare al fianco di Cesvi, una delle più importanti organizzazioni umanitarie italiane, che da oltre 35 anni interviene nelle più gravi emergenze umanitarie e, con il programma “Case del Sorriso”, è in prima linea nella tutela e protezione dei bambini e degli adolescenti in Italia e nel mondo.

 

“Il sostegno che ci arriva da Volley Bergamo 1991 ha per noi un grandissimo valore” dichiara Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di Fondazione Cesvi, “perché ha origine nella città di Bergamo, dove si trovano le nostre radici comuni, perché arriva dal mondo dello sport, modello di valori positivi quali il rispetto, la collaborazione, l’impegno e l’inclusione fondamentali nella crescita personale e perché ha come protagonisti il mondo giovanile. La nostra campagna QUANDO SARO’ GRANDE mira a restituire ai bambini e ai ragazzi che vivono in contesti di trascuratezza materiale e affettiva la capacità di sognare. Quando a queste giovani donne e uomini viene data la possibilità di essere ascoltati, quando gli viene concessa la possibilità di ricevere sostegno concreto, quando si riesce a stimolarli e ad avviare un percorso che rafforzi l’autostima e la capacità di vedersi come protagonisti della propria vita e del futuro, allora nulla può fermarli. Grazie a Volley Bergamo 1991 possiamo concretamente tutelare il mondo dell’infanzia e restituire sogni e speranze a molti bambini in Italia e nel mondo”.

 

Il calendario sarà messo in vendita al Palazzetto dello Sport di Bergamo in occasione delle gare casalinghe e nello store on line su volleybergamo1991.it.

 

 

 

Fondazione Cesvi da oltre 35 anni protegge in tutto il mondo l’infanzia e le categorie sociali più vulnerabili con le Case del Sorriso, offrendo loro opportunità di crescita e sviluppo, cure, accesso all’istruzione e alla formazione lavorativa, proteggendoli da ogni forma di violenza, abusi, sfruttamento e trascuratezza.  La Fondazione ha scelto negli ultimi anni di portare l’esperienza maturata nei Paesi del sud del mondo anche in Italia intervenendo a Bergamo, Napoli e Bari, in collaborazione con partner locali, con un programma di prevenzione e contrasto al maltrattamento infantile, e allo stesso tempo, di approfondire e studiare scientificamente il fenomeno attraverso l’Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia, realizzato insieme ad esperti di settore e rappresentanti delle istituzioni. A oggi il programma di Fondazione Cesvi ha raggiunto in Italia oltre 1.380 bambini e ragazzi, che hanno usufruito di spazi di ascolto e/o percorsi di promozione del loro benessere; 660 genitori, che sono stati coinvolti in percorsi di genitorialità positiva e supportati con consulenze psico-pedagogiche e 559 professionisti (operatori e insegnanti), che sono stati formati per diventare ancora più efficaci nell’affrontare e prevenire il maltrattamento e la trascuratezza. Per info: www.cesvi.org