La prima novità ha il volto di Denise Meli. La centrale toscana, in arrivo da Brescia, vestirà la maglia del Volley Bergamo 1991 nella prossima stagione.
“La chiamata di Bergamo? Mi ha reso euforica – ha ammesso al momento della firma del contratto – Mi hanno sempre parlato bene di questa Società e ne ho sempre apprezzato i risultati. Vedo una Società che costruisce, a cui importa sia della squadra che del singolo. Non potevo lasciarmela scappare…”.
Classe 2001, la centrale nata a Bagno a Ripoli (Firenze) ha iniziato a giocare a pallavolo nella EuroRipoli (2015/2018), per spostarsi poi alla VolleyRo Casal De’ Pazzi (2018/2019), dove conquista lo scudetto Under 18.
Dopo un anno in A1 con Il Bisonte Firenze, nella stagione 2020/2021 ha esordito in A2 con il Volley Soverato, per passare poi all’Ipag Montecchio Maggiore (2021/2022). Nel 2022/2023, a Trento, ha conquistato la promozione in A1, mentre nella passata stagione era alla Millenium Brescia.
“Sono un centrale da quando sono uscita dalle giovanili: mi piacciono molto i centrali con grandi doti atletiche, tipo Squarcini. Centrali che non hanno bisogno di grandi altezze però riescono a fare tanto con quello che hanno.
“Come sono arrivata alla Pallavolo? Da ragazzina trovi ciò che ti piace fare dopo aver provato diversi sport. Così ho fatto io, ma nessuno mi era piaciuto, dalla danza all’atletica. Poi ho incontrato la pallavolo e ho detto wow.
La prima squadra si trovava nel mio paesino a Bagno a Ripoli, poi ci sono stati il VolleyRo, un grave infortunio, una tappa a casa, al Bisonte, e sono ripartita. Soverato è stato il mio primo anno fuori casa, quindi Montecchio e poi Trento, che mi ha insegnato moltissimo a livello personale. Albese è stato il trampolino di lancio per Brescia e quindi per Bergamo.
Quando non gioco a pallavolo, invece, studio Scienze Motorie. Mi mancano 2 esami per finire il secondo anno.
Oltre allo studio, nella mia vita ci sono la musica e viaggi: non sono mai ferma”.
“Obiettivi per questa nuova avventura?? Arrivo in questo campionato per la prima volta da ragazzina, perché mi reputo una ragazzina anche se ho 24 anni… Mi aspetto di migliorare tantissimo. Sono venuta qui anche per questo, per questo staff. Non mi aspetto niente e non pretendo niente, sono qui per lavorare a testa bassa e fare del mio meglio. Lavorerò tantissimo e bene”.
“I tifosi? Non vedo l’ora di conoscerli: sono stata a Treviglio per una gara ed erano ipercalorosi. Non vedo l’ora che siano anche i miei tifosi!”.
nella foto: Denise Meli con la Presidente Chiara Paola Rusconi
Sul taccuino Conferme del Volley Bergamo 1991 si aggiunge un altro nome: quello di Alessia Bolzonetti.
“Quella appena conclusa è stata una stagione estremamente positiva, per tutta Bergamo, e un anno molto importante per me: per il mio salto in A1 e perché qui ho potuto esprimermi in un ambiente che mi ha accolta, aiutata e cresciuta sia pallavolisticamente che come persona.
Ho instaurato dei bellissimi rapporti, per questo sono felice della mia conferma, che mi permette di dare continuità al mio percorso sia sportivo che umano”.
Per la schiacciatrice classe 2002, che tanto spazio ha saputo ritagliarsi nei momenti delicati del campionato scorso, “il punto più alto e il momento più bello è stato indubbiamente il match alla ChorusLife Arena, perché, nonostante la sconfitta, è stato bellissimo giocare lì e davanti a tutta Bergamo. Un evento bellissimo, lasciatemelo dire: penso sia il sogno di ogni pallavolista giocare davanti a un pubblico così. E un tifo come il nostro ce l’hanno in pochi…”.
“Il mio percorso continua con Bergamo. Resterò qui anche nella prossima stagione e sono molto contenta di questa scelta: io e Volley Bergamo 1991 ci siamo scelti e ci siamo voluti. Penso che sia bello sentirsi così, perché Bergamo mi ha fatto stare bene e mi ha fatto crescere molto. E questo resta l’obiettivo anche del prossimo campionato, continuare a crescere”.
Linda Manfredini annuncia così la conferma che, per il secondo anno, vestirà i colori rossoblù.
“Il mio primo anno con questa maglia è stato molto speciale per me.
Mi sento migliorata dal punto di vista tecnico e per questo devo un grande grazie allo staff e alle mie compagne che, durante gli allenamenti, mi hanno sempre aiutata con un consiglio o un incitamento. Mi sento maturata anche dal punto di vista della mentalità: credo di aver capito cosa significhi essere un’atleta professionista e quale stile di vita e di approccio al lavoro devo seguire per essere tale”.
“I Play Off e le partite decisive per arrivarci sono stati la parte più emozionante – continua ricordando i mesi passati – Il fatto che l’obiettivo di inizio stagione non fosse questo, credo che abbia reso questo traguardo ancora più speciale: non ce lo aspettavamo, ma ce lo siamo meritato!”.
Ora, però, la attendono due nuovi ostacoli, altrettanto impegnativi: “Sì, tra meno di un mese, a scuola, mi aspettano gli esami per il diploma, subito dopo sarò a disposizione della Nazionale juniores. Dopo l’estate sarà di nuovo con voi, pronta per Bergamo!”.
Bergamo blinda anche lo Staff Tecnico: dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il suo vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff Medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E a fare da collante, tra loro, la squadra e la Società, ci sarà ancora il Team Manager Ludovico Carminati.
Mentre Luca Rossini condivide l’avventura nella Nazionale italiana con Carlo Parisi e lo Staff di Julio Velasco, il suo vice Cervellin lavora in palestra, coadiuvato dal Team Manager Carminati, per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico. Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la Società, nella quale abbiamo trovato cultura sportiva. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di Campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto del Campionato. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale della stagione, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore.
A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un’annata in cui è andato tutto bene, ma ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà perché, quando le cose vanno bene è tutto più semplice. Ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la Società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.
C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?
“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.
E ora?
“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti dobbiamo migliorare.
E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.
Si continua con le conferme e le certezze. Ed è il turno della cabina di regia del Volley Bergamo 1991, dove resterà Roberta Carraro.
“Un anno fa avevo sposato Bergamo e il suo progetto per mettermi in gioco con un gruppo giovane nella massima serie. È stata una scelta superpositiva, perché ho trovato molti spazi e abbiamo raggiunto traguardi che sono andati oltre le aspettative” racconta la palleggiatrice veneta. Che rilancia: “A distanza di un Campionato, non posso che scegliere di accettare la proposta di rinnovo e di rimanere a Bergamo con questa maglia”.
“Resto per proseguire il processo di crescita personale – ammette – e perché il nostro percorso non si è esaurito con la bella stagione passata insieme: possiamo continuare a prenderci delle soddisfazioni e a dare fastidio, sempre di più, alle grandi. L’anno passato siamo stati una sorpresa e questo è un fattore su cui non potremo più fare affidamento, però il gruppo si rinnova in parte e avremo qualcosa di nuovo da far vedere…”.
Prima di pensare al futuro, uno sguardo, però, al passato: “Uno dei momenti più belli a livello personale? La prima partita da titolare, contro Cuneo davanti ai nostri tifosi, terminata con una vittoria da tre a zero. Ma davvero emozionante è stata anche la partita alla ChorusLife Arena. Indimenticabili quei 5.000 tifosi che gridavano Bergamo!”.
E ora? Come trascorrerà i prossimi mesi? “Mi prendo un periodo da dedicare allo studio e per godermi casa mia, la mia famiglia e il mare. Ci rivedremo in palestra ad agosto, carichi come sempre. O forse ancora di più!”.
Bergamo le ha dato l’esordio nel Campionato italiano. E lei, investita del ruolo di capitano, ha fatto della maglia rossoblù la sua seconda pelle. Al punto da essere pronta a bissare e rilanciare la sua personale sfida: Michaela Mlejnkova è la prima conferma della nuova Bergamo.
Apparentemente mite e silenziosa, in campo ha saputo essere l’elemento catalizzatore di un gruppo sorprendente: brava a risollevare le compagne nei momenti di difficoltà, abile a compattare la squadra e a fare dei momenti di tensione un’occasione per sprigionare uno spirito da guerriera: “È stato un anno davvero importante per me. Ho realizzato il mio sogno di giocare in Italia e come bonus ho avuto l’onore di essere il capitano della squadra”.
Sempre presente nei 31 match stagionali, la schiacciatrice della Repubblica Ceca ha realizzato 296 punti nel suo primo anno italiano: 265 quelli in attacco, 13 gli ace e 18 i muri: “E’ stata una stagione tutta da scoprire per me in un campionato nuovo e contro avversari di alto livello, ma siamo riusciti presto a crescere come squadra, a raggiungere l’obiettivo e ad andare oltre con i Play Off e la Coppa Italia; ora, però, mi aspetto nuovi obiettivi e sfide per la prossima stagione e spero di arrivare a crescere ancora per migliorare, sia a livello personale che di squadra. Forse sarà un po’ più facile per me, perché conosco l’ambiente e il Campionato. Cambierà un po’ il nostro gruppo e dovremo riuscire a costruire la nostra nuova chimica di squadra fin dall’inizio”.
Prima, però, la attende una intensa estate con la Nazionale della Repubblica Ceca, di cui è capitano:
“Sarà lunga e dura, ma non vedo l’ora di iniziare a giocare, perché finalmente prenderemo parte alla VNL: ci siamo guadagnati la qualificazione la scorsa stagione quando abbiamo vinto la Challenger Cup. Subito dopo ci aspetta il Mondiale in Thailandia: affronteremo molte partite difficili e grandi avversarie, ma sono sicura che lotteremo in ogni match e sfrutteremo tutto ciò che di buono sapremo fare per far crescere la nostra Nazionale”.
Si riparte da una conferma annunciata: Carlo Parisi guiderà Bergamo anche nella stagione 2025-2026. Non solo perché lo diceva un contratto biennale firmato un anno fa, ma perché ha saputo conquistare la fiducia della Società e dell’ambiente e ha guidato la squadra verso l’obiettivo della salvezza andando addirittura oltre le aspettative.
Ora, vestito d’azzurro mentre trascorre la pausa estiva al fianco di Julio Velasco per collaborare con lo Staff della Nazionale Italiana, chiude il capitolo del campionato passato per prepararsi ad affrontare nuove sfide.
Il suo primo anno a Bergamo è stato come se lo aspettava?
“Sapevo sarebbe stato impegnativo assemblare un gruppo completamente nuovo. Eppure, dopo un periodo fisiologico di adattamento, le cose sono andate al di là delle più rosee aspettative: ha risposto molto bene tutto l’ambiente, squadra e società intendo, e abbiamo fatto una prima parte di campionato sorprendente. A questa è seguita una seconda parte non buona e su quello bisognerà ragionare, perché abbiamo accumulato troppe sconfitte alternate a buone prestazioni contro squadre di alta classifica, uscendo però con poco nelle mani.
La nostra è stata una squadra che ha spinto tanto durante la prima parte, poi abbiamo avuto qualche problema fisico che ha condizionato un po’ tutto, ma è un fatto su cui abbiamo ragionato a fine stagione con la società per avere un organico che possa sopperire ai momenti di difficoltà”.
La salvezza era l’obiettivo del suo primo anno a Bergamo. Siete andati oltre: come si può migliorare ora il processo di crescita se il percorso richiede un nuovo step?
“L’aspettativa sale, ma ogni campionato è fine a sé stesso. Ripartiremo dal lavoro fatto insieme alla società per migliorare la squadra compatibilmente con quelle che sono le possibilità attuali.
Il campionato scorso ha suscitato un certo entusiasmo, ma è giusto dire che ogni stagione si riparte da zero con avversari nuovi, squadre che si rinforzano e neopromosse: bisognerà ricominciare da una situazione nuova.
È normale che ci siano aspettative più alte, ma il mio ruolo è anche quello di avere sempre quella prudenza che non è mai abbastanza quando si parla del campionato italiano: anche quest’anno si sono viste squadre che partivano con grandi ambizioni e che hanno incontrato grosse difficoltà, ci sono state sorprese, sia in positivo che in negativo.
Noi dobbiamo fare il nostro lavoro, partire sapendo che l’obiettivo rimane sempre salvarsi in maniera tranquilla e cercare di vedere se è possibile confermare ciò che abbiamo fatto. Se è vero che siamo andati al di là delle nostre aspettative con i Quarti di Coppa Italia, la salvezza arrivata a gennaio e i quarti dei Play Off Scudetto, sarebbe un grandissimo successo riconfermarci, ma dobbiamo fare i conti con altre 13 squadre”.
L’ossatura della squadra resterà la stessa. Con alcuni innesti. Si può dire sia già un vantaggio rispetto a un anno fa, quando si è costruito un gruppo totalmente nuovo?
“Non mi ha mai impressionato più di tanto partire con organici ex novo, non mi ha mai preoccupato. Mi è anzi capitato più volte in carriera di rinnovare. Partire da una base come quella di quest’anno va bene, però cambieremo la diagonale palleggiatrice-opposta e abbiamo lavorato bene per avere una panchina solida; quindi, bisognerà reimpostare il lavoro con una nuova alzatrice e creare automatismi e feeling che ci devono essere nel quotidiano e in gara”.
Prima un’estate in azzurro: Velasco ha riconosciuto in lei l’artefice della stagione sorprendente di Bergamo.
“Mi ha gratificato tanto. Siamo stati tra l’altro tra le primissime società a cui il CT della Nazionale ha fatto visita e in quell’occasione ha espresso la volontà di inserirmi nel suo staff con l’obiettivo di guidare la squadra delle Universiadi e dei Giochi del Mediterraneo del prossimo anno. È stata una forte emozione sentire le parole di Velasco: nonostante la mia età ci sono momenti che emozionano molto e questo, per la mia carriera, è stato un momento molto importante”.
Un ulteriore step di crescita per lei, a dispetto delle tante esperienze che ha già vissuto.
“Sì, perché insieme a Velasco c’è la presenza di altri allenatori: stiamo lavorando con Barbolini, Cichello, con il settore giovanile e il Club Italia in un aggiornamento quotidiano e costante. Quando non si sta in palestra si parla e ci si confronta. Questo non può che essere un modo per arricchire sempre più il lavoro e la passione per quello che faccio”.
Quando la rivedremo a Bergamo?
“Le Universiadi termineranno con luglio. Avrò poi una piccola coda ad agosto, ma conto di essere presente per l’avvio dell’attività a Bergamo”.
Dodici destini si sono incrociati e hanno viaggiato sulla rotta Bergamo-Treviglio in quest’ultima stagione. Sono quelli delle dodici donne che hanno portato la nave rossoblù nel porto dei Play Off.
Ciascuna di loro ha scritto la propria storia indossando per la prima volta la maglia del Volley Bergamo 1991 e sotto di essa ha fatto battere un cuore grande e forte.
Tutte hanno dato tutto. Tutte, a modo loro, hanno saputo essere uniche. E ciascuna, a suo modo, ha reso onore al proprio compito. Non solo compiendo la missione che le era stata affidata, ma andando anche oltre, superando i propri limiti e scoprendosi speciale.
Per alcune arriva ora il momento di spiccare il volo verso nuovi orizzonti e di salutare Bergamo.
Vittoria Piani, Virginia Adriano, Alessandra Mistretta, Alice Farina e Ashley Evans sono cinque tessere del mosaico che vivranno nuove avventure lontano dalla città che le aveva adottate un anno fa.
Il Campionato appena concluso le ha viste crescere e superare nuovi ostacoli. Ora se ne vanno ancor più forti e mature.
Ovunque andranno, porteranno con loro la consapevolezza di aver fatto parte di un progetto che ha sorpreso e appassionato: tutte hanno avuto un ruolo da protagonista, tutte sono state complici di una cavalcata andata oltre le aspettative. Bergamo farà parte di loro e loro faranno sempre parte di Bergamo. Che le ringrazia per tutto ciò che hanno saputo e voluto dare a questa maglia.
Tutti sul campo: atlete, tecnici, sponsor e partner. Tutti pronti a mettersi in gioco. Per una giornata speciale che ha riunito la famiglia del Volley Bergamo 1991 in una festa di fine stagione. Per una volta, gli uni contro gli altri, in un’inedita location: un campo da padel.
Da Manfredini a Mlejnkova, tutte hanno impugnato una racchetta da padel per sfidare gli sponsor che hanno accompagnato la squadra per l’intera stagione. Proprio i partner, da spettatori di questa annata, si sono infatti trasformati in protagonisti scendendo in campo per sfidarsi dando vita a un vero e proprio torneo.
La cornice è stata quella del 27Padel di Bergamo, venerdì 11 aprile, e tra i tanti, divertiti spettatori anche Francesca Piccinini, che ha voluto salutare e complimentarsi con tutte le stelle rossoblù per la bella stagione.
Qui tutte le foto della giornata
IMD S.p.A. è nuovo Partner del Volley Bergamo 1991: l’azienda bergamasca che da oltre quarant’anni produce tecnologie a servizio della scienza, sarà Gold Sponsor per la stagione 2025-2026.
I.M.D. International Medical Devices S.p.A. è la holding del gruppo IMD, costituito da tre diverse aziende con sede sul territorio bergamasco, ovvero Technix S.p.A., I.M.D. Generators S.r.l. ed Intermedical S.r.l. IMD, sbarcata nel luglio del 2023 su Euronext Growth Milan, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, opera nel settore medtech ed è attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi di diagnostica per x-ray ed applicazioni cliniche chiave nel settore della radiologia.
Stefano Rovetta, Direttore Generale Volley Bergamo 1991: “Siamo felici di proiettarci verso la prossima stagione al fianco di un nuovo e prestigioso Partner. Il gruppo IMD, con la sua esperienza imprenditoriale, ha scelto di mettersi in gioco con noi e di sostenerci e questo ci rende orgogliosi, perché abbiamo visto nella famiglia Aliberti una importante conoscenza dell’ambiente sportivo e un’autentica passione che saranno preziose per noi”.
Anche il Presidente di IMD S.p.A., il Dott. Aniello Aliberti, si dichiara entusiasta per questa nuova collaborazione: “L’impegno per il territorio, lo sport e il sociale è qualcosa che portiamo avanti da sempre, ed è per questo che siamo particolarmente felici di poter supportare, durante la prossima stagione, una realtà d’eccellenza come il Volley Bergamo 1991”.
I.M.D. International Medical Devices S.p.A. (ISIN: IT0005549255, ticker IMD) è la holding dell’omonimo Gruppo IMD che opera nel settore del MedTech, e in particolare nella ricerca e sviluppo, produzione e distribuzione di un’ampia gamma di sistemi di diagnostica per X-Ray. Attraverso le 3 società operative (Technix S.p.A., IMD Generators S.r.l. e Intermedical S.r.l.), il Gruppo IMD vanta un’esperienza di oltre 40 anni nel settore medicale basando il proprio percorso di crescita sulle capacità progettuali che hanno consentito lo sviluppo di soluzioni altamente innovative e all’avanguardia in grado di cogliere i trend e i più elevati standard di qualità e sicurezza del settore. Il modello di business si articola nelle due aree: X-Ray Generators (tramite la controllata IMD Generators) riferita alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione di monoblocchi, generatori RX e sistemi di controllo (componenti cruciali per le apparecchiature medicali) e X-Ray Imaging Devices (tramite le controllate Technix e Intermedical) riferita allo sviluppo, produzione e commercializzazione dell’intera apparecchiatura medicale (analogica o digitale) impiegata in differenti ambiti medici quali, ortopedico, urologico, di pronto soccorso e sale operatorie.